«Cari giovani, indirizzatevi una lettera per il futuro»

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Il vescovo Franco Giulio ha scritto alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, in concomitanza con la fine dell’anno scolastico.

E’ un invito a ritagliarsi un po’ di tempo per riflettere sui mesi eccezionali e difficili appena trascorsi segnati dal lockdown, dalla chiusura delle scuole e degli oratori e, per alcuni, anche dal dolore del lutto.


Lettera per il Futuro
L’invito ai giovani a scrivere un racconto «alle donne e agli uomini che diventerete»
12-06-2020
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Il vescovo chiede di prendere carta e penna e scrivere una lettera alla vecchia maniera, raccontando paure, speranze e preghiere che hanno riempito questi giorni. Una lettera da indirizzare ai se stessi del futuro, «alle donne e uomini che diventerete», da custodire e nascondere, per poi rileggerla tra qualche anno.

Mettere su carta le emozioni che hanno vissuto in questo periodo li aiuterà a comprenderle meglio, sarà un aiuto al discernimento per l’oggi. E conservarla come un tesoro prezioso per poi riscoprirla tra qualche tempo, permetterà loro di guardarsi indietro per comprendere come questo tempo li ha aiutati a diventare grandi.

Il vescovo ci chiede di fare questa proposta, affiancandola al lavoro di ascolto che la Giunta di pastorale giovanile sta conducendo in queste settimane attraverso un questionario (QUI LA PRESENTAZIONE E IL TESTO SCARICABILE)  che ha l’obiettivo di indagare proprio come i nostri giovani hanno affrontato questo tempo di pandemia, per aiutarci a definire la proposta di cammino del prossimo anno.

Eccola.


Lettera per il Futuro

Cari giovani,

mentre stiamo vivendo questa fase di ripresa graduale e ritorno alla normalità dopo le restrizioni per il contenimento del contagio da Covid-19, vorrei fare a ciascuno di voi una proposta: prendete carta e penna e scrivete la vostra Lettera per il futuro.

Mi piacerebbe che ciascuno di voi, in questi giorni, si fermasse per riflettere su come è cambiata la propria vita in questo periodo, e che, ripensando a quei momenti in cui si è ritrovato a volgere lo sguardo verso il Cielo con domande, ringraziamenti o alla ricerca di una consolazione, possa fissare questi pensieri per sempre nella propria Lettera per il futuro.

La Lettera per il futuro è una lettera che indirizzerete a voi stessi, in cui ciascuno potrà raccontare al “se stesso del futuro” come ha vissuto queste settimane di lockdown. È uno spazio per descrivere i sentimenti che avete provato, le scoperte che avete fatto su voi stessi e sugli altri, i sogni che avete messo nel cassetto, i desideri che avete coltivato, cosa vorreste cambiare nei prossimi anni e quali riflessioni sulla direzione della vostra vita vi hanno accompagnato.

Una lettera che ha un po’ il sapore di una pagina dei vecchi diari, quando i social network non li avevano ancora parzialmente sostituiti, da riprendere in mano tra due o tre anni.

Imbustate la lettera, scriveteci sopra il vostro nome e la data in cui desiderate riaprirla. Scriverla sarà per voi l’occasione per ripensare a questo periodo, rileggere i vostri sogni. Riaprendola, scoprirete che cosa quel ragazzo o quella ragazza che oggi sta ricominciando a incontrare gli amici e che spera di poter tornare presto a scuola, all’università, sul lavoro, in oratorio, potrà dire all’uomo e alla donna che diventerete.

Conservatela sempre, sarà il vostro tesoro: in essa resterà inalterata quella luce di quel Cielo a cui vi siete rivolti, nei mesi che sono appena trascorsi, nel silenzio della vostra camera.

Novara, 12 giugno 2020

                                                + Franco Giulio Brambilla
Vescovo di Novara